|
Donazione
Domande frequenti
Risposte alle domande più frequenti |
|
Il mio sangue è raro, perchè mai dovrei donarlo ad altri?
Donare il proprio sangue è un atto volontari e gratuito e rappresenta una delle massime espressioni di manifestazione di solidarietà verso gli altri. È un atto di estrema generosità che permette di salvare la vita di altre persone. Proprio il fatto che il sangue sia raro implica la necessità di metterlo a disposizione di altri individui che potrebbero trovarsi in situazione di bisogno. Pensa di essere tu al loro posto.
|
|
Ogni anno sento parlare di carenza estiva; ma non ci pensano i donatori?
La carenza di sangue nei mesi estivi è purtroppo un dato di fatto, per cui storicamente in Italia in questi mesi, ma ora anche nel corso dell'intero anno, si rilevano nelle regioni forti contrazioni nella raccolta a fronte di un fabbisogno stabile, poiché la partenza per le vacanze interrompe drasticamente i consueti flussi di raccolta. La donazione dei donatori abituali non è sufficiente a scongiurare il pericolo della carenza, creando seri problemi per i malati. Per questa ragione AVIS, da anni ha avviato un’attività di sensibilizzazione nei confronti della popolazione per garantire l’afflusso dei donatori a intervalli regolari presso le strutture trasfusionali, e ridurre il ricorso alle donazioni occasionali che sono un fattore di rischio per la sicurezza delle trasfusioni.
|
|
Perché dovrei iscrivermi all’AVIS?
Il principale obiettivo di AVIS è la tutela del donatore e del ricevente: i donatori si garantiscono un controllo costante dello stato di salute, attraverso la visita medica e gli esami di laboratorio e proprio grazie a tali controlli effettuati sui donatori periodici, il loro sangue garantisce il ricevente, riducendo il rischio di malattie trasfusionali.
Il sangue dei donatori AVIS è reso totalmente disponibile alle strutture sanitarie pubbliche evitando speculazioni e mercato del sangue.
L’attività principale di AVIS è la promozione al dono del sangue per aumentare il numero dei donatori periodici e quindi aumentare la quantità di sangue disponibile, riducendo l’importazione di sangue dall’estero e diminuendo quindi il rischio di importare anche nuove malattie.
|
|
|